Charlotte Paviot Interiors

Charlotte Paviot about

— Dalla moda al design: un percorso sartoriale

Ho sempre avuto un grande interesse per l’architettura, il design e la decorazione in generale anche se il mio percorso professionale mi ha portato a lavorare per oltre 15 anni come merchandiser e retail manager per brand come Max Mara e Gucci. Pian piano la mia attenzione ai colori, ai materiali, agli abbinamenti e ai volumi si è spostata in maniera naturale da capi e accessori di abbigliamento a rivestimenti, pavimenti, mobili e vari oggetti di arredamento. Questo lento tornare a galla della mia passione per il design mi ha spinto a cambiare settore e a partire in una nuova sfida nel mondo dell’interior design.

Lavorando in azienda ho avuto la grande fortuna di viaggiare. Ho approfittato di ogni occasione per fotografare ed accumulare ispirazioni, idee e per confrontarmi sui diversi modi di vivere la casa e i luoghi del quotidiano. Alberghi, show room, caffè, negozi, librerie, ristoranti, parchi: un grande database sensoriale da cui attingere per creare progetti sartoriali per le vostre abitazioni o per i vostri negozi.

Second life of stuff...

Un fil rouge accomuna gli ambienti che mi hanno colpiti di più: la presenza di oggetti che trasmettano messaggi, che si tratti di racconti del passato, visioni di design o tracce di un quotidiano diverso dal nostro. Per me lo stare bene a casa passa attraverso il contatto con questi oggetti che hanno una storia. Ne bastano pochi: non occorre essere collezionisti. 

Integrare nelle nostre abitazioni oggetti del passato, pezzi di design firmati o semplicemente mobili di seconda mano, basta a creare un’atmosfera speciale e  garantisce unicità. Lontano dai cataloghi di arredamento standardizzati, offrire una seconda vita agli oggetti permette anche, o forse soprattutto, di partecipare all’economia circolare limitando  il consumo di materia prima e di favorire un consumo responsabile.

Un design etico? Perché no.